Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2014

DSM, neuroscienze e il nuovo oscurantismo

L’evoluzione, o meglio l’involuzione, delle diagnosi in campo psicologico e psichiatrico, che significa poi giudizio chiaro e distinto sulle diverse forme di psico-patologia [1] , la vediamo nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM);  tale prodotto editoriale è logica e necessaria conseguenza del tradimento operato ai danni del lavoro di Sigmund Freud e di qualche suo degno erede.   Nella sostanza si tratta di un’episodio nella lunga e continuata opera di de-imputazione del soggetto, che significa anche de-moralizzazione. (funziona in entrambi i sensi).    Lunga perché dura quasi quanto la storia del pensiero.   Jacques Lacan lo ha segnalato: “ Freud ha fatto rientrare la psicologia nell’ambito della morale ”.    Giacomo Contri lo ha ribadito, è di ieri una sua frase: “ La psicopatologia non è miracolabile, è patologia della libertà.” Tolta l’imputabilità al soggetto, dato che esso si muove, non è una pietra ne una pianta...

Alla luce del sole

"...ieri pomeriggio intorno alle 18,30, qualcosa, nella mente dell’uomo, si è inceppato.   Una lite, una delle tante, è degenerata : lui, che è appassionato di armi e a casa  detiene regolarmente sei pistole , ne afferra una e,  arrivato in cucina , dove si trova la moglie, esplode un colpo , a distanza ravvicinata. La donna si accascia, in un lago di sangue, priva di vita.  Zironi  allora torna lucido:  si rende conto di cosa ha fatto , chiama i soccorsi. « Ho sparato a mia moglie », dice.  "  (1) l'immagine che ci offre la giornalista è un meccanismo che funziona correttamente, rotelle che girano, girano e poi tac! un blocco, un oggetto si intromette tra una rotella e l'altra, il meccanismo si ferma e scatta l'azione, improvvisa e violenta: il raptus. Ma no ma no! non andava tutto bene prima, ci vogliamo consolare, ci fa orrore che un pensiero omicida sia già presente come p remeditazione, addirittura in una coppia di sessantenni con...

Elogio di un certo astensionismo; il buon senso e i sogni

Da molto tempo in Italia ci sono tanti che votano con il primario obiettivo di "fare argine",   o credete forse che le alte percentuali della DC fossero tutti voti convintamente democristiani e militanti? Oltre ai cattolici obbedienti ai propri vescovi, quelli convintamente democristiani, alla componente clientelare, si sà, c'erano  tantissimi che votavano la "balena bianca" per arginare, a torto o a ragione, l'avanzata del partito comunista,  che per lungo tempo aveva mantenuto come sottofondo, più o meno apertamente, velleità da rivoluzione socialista della società.   Anche se nei fatti continuava a sottoporsi al vaglio delle elezioni democratiche. E' riaccaduto nelle elezioni europee, dove il PD modello Renzi è stato iper-votato anche per arginare le intemperanze pseudo-rivoluzionaire e troppo ammiccanti alla dittatura ("dolce"?) del grillismo. In questa tornata elettorale, il vento di rivolta era fiacco, senza nerbo, per cu...

Uscire dalla tenaglia

Leggo che il filosofo  Fabrice Hadjadj  sarà un collaboratore di Mario Adinolfi per l'iniziativa editoriale "la Croce", i miei sentiti auguri affinchè abbia successo.   Hadjadj dice che è preferibile l'anarchia della famiglia naturale al freddo tecnicismo educativo di qualsiasi altra agenzia o istituto, stato compreso, che per difendere la famiglia naturale non regge più parlare di educazione e di amore.  Ha ragione, due parole che avrebbero bisogno di essere disincrostate abbondantemente .   Fin qui non dico no, non essendo un seguace di Rousseau o un sostenitore dello stato educatore.  Alla fine però Hadjadj la butta sull' essere,  su una metafisica dei legami naturali; qui non ci siamo,  anzi ci risiamo, siamo sempre ancora lì.  Siamo ancora nell'alternativa forzata della tenaglia natura-cultura.  Buttarla sul legame di sangue, sui rapporti di filiazione naturale ontologicamente intesa, ha come...

Il diavolo e l'etimologia.

Ho sentito questa frase: "l'etimologia non serve a niente". A pronunciarla è una persona che ha da anni la mia stima.  Ho afferrato subito che intendeva sottolineare, con efficacia fulminea, che le parole che pronunciamo orientano le nostre vite individuali attraverso i significati che noi attualmente gli attribuiamo,  piuttosto che per come sono state concepite in origine.   Ed era certamente questo il senso che l'autore della frase voleva evidenziare. Subito dopo però ho pensato che qualcosa che esiste non può non avere un briciolo di utilità;  fosse anche il diavolo,  preso dal verso "buono", credo che potrei farmene qualcosa. Posto che esista ( personalmente ho ragione di ritenerlo ) , diviene pensabile la possibilità di rifiutare, con pervicacia invincibile, qualsiasi offerta di beneficio, tanto da "preferire" l'inferno.   Così da concludere che nemmeno il diavolo è un'animale, ovvero non ha istinto,  proprio per il fatt...

Questo "dagli all'immigrato" è un brutto andazzo

Questo "dagli all'immigrato" è un brutto andazzo,  il rogo di un campo, gli episodi di Torsapienza, come ogni fatto violento, non sono acting-out,  che non esistono,  c'è pre-meditazione, ma a cosa? Chi ha letto qualcosa  sui prodromi del nazionalsocialismo sá che l'altro da se  il  diverso - quando certe sciagurate politiche lo relegano, o è lui stesso ad auto-relegarsi,  a elemento anomalo del vivere civile, soprattutto in tempi di crisi economiche - può prendere anche le sembianze dell'ostacolo alla realizzazione di illusioni o  come causa prima delle proprie frustrazioni,  la cui eliminazione è condizione per la palingenesi di una civiltà, che tende a ristabilire, anche con il richiamo a elementi mitici,  la sua presunta purezza originaria. Succede, può succedere, che quando il singolo medita e rimedita la sua insoddisfazione, la sua rivendicazione, la sua rabbia, giacchè non vede realizzarsi i suoi sogni - magari corroborat...