Uscire dalla tenaglia
Leggo che il filosofo Fabrice Hadjadj sarà un collaboratore di Mario Adinolfi per l'iniziativa editoriale "la Croce", i miei sentiti auguri affinchè abbia successo.
Hadjadj dice che è preferibile l'anarchia della famiglia naturale al freddo tecnicismo educativo di qualsiasi altra agenzia o istituto, stato compreso, che per difendere la famiglia naturale non regge più parlare di educazione e di amore. Ha ragione, due parole che avrebbero bisogno di essere disincrostate abbondantemente . Fin qui non dico no, non essendo un seguace di Rousseau o un sostenitore dello stato educatore.
Alla fine però Hadjadj la butta sull' essere, su una metafisica dei legami naturali; qui non ci siamo, anzi ci risiamo, siamo sempre ancora lì. Siamo ancora nell'alternativa forzata della tenaglia natura-cultura.
Buttarla sul legame di sangue, sui rapporti di filiazione naturale ontologicamente intesa, ha come controindicazione di serrare le vie di fuga da alleanze famigliari a dir poco patologiche, a volte criminali.
Di rendere i legami vischiosi e ricattatori: "io ti ho fatto e io ti disfo", del sangue non ci si libera tranne con la morte.
Per non perdere la terra sotto i piedi finendo nel relativismo culturale soggetto alla morale dominate, ci si aggrappa ancora alla natura. Ma non si avverte che "nucleo famigliare naturale" ha già nella definizione stessa un che di terribilmente asfittico? Quando Paolo dice "..non c'è più greco ne giudeo ne schiavo ne libero ecc.." si stà riferendo al tempo presente non a un'ipotetico paradiso dell'iperuranio; sta dicendo che i legami di sangue, le razze e i vincoli dell'ordinamento vigente sono in subordine al rapporto giuridico ereditario. "Eredi secondo la promessa"
Fuori della tenaglia tra natura e cultura c'è la famiglia dei rapporti ereditari, giuridici, stabili e significativi, fondata sul legame tra un uomo e una donna con figli auspicabilmente ed eventualmente per filiazione biologica, ma non necessariamente. A queste condizione potrà avvenire tutto ciò che è necessario. (edipo, identificazione, castrazione ecc..)
"La famiglia è un’istituzione anarchica nel senso che è anteriore allo Stato, al diritto e al mercato." dice ancora Hadjadj, ma se è ciò è palese e auspicabile per lo stato lo è meno per il diritto, per il diritto dello stato sì, la famiglia è anteriore a questo, ma in quanto primo diritto, quello che riguarda i rapporti non normati dalla legge dello stato, allora no, non è anteriore ma si istituisce proprio in questo primo diritto, i rapporti giuridici la istituiscono, altrimenti sarebbe solo la legge del più forte, e troppo spesso infatti è così. ( difatti il titolo di dell'intervista ad Hadjadj è "Elogio della famiglia selvaggia")
"La famiglia è un’istituzione anarchica nel senso che è anteriore allo Stato, al diritto e al mercato." dice ancora Hadjadj, ma se è ciò è palese e auspicabile per lo stato lo è meno per il diritto, per il diritto dello stato sì, la famiglia è anteriore a questo, ma in quanto primo diritto, quello che riguarda i rapporti non normati dalla legge dello stato, allora no, non è anteriore ma si istituisce proprio in questo primo diritto, i rapporti giuridici la istituiscono, altrimenti sarebbe solo la legge del più forte, e troppo spesso infatti è così. ( difatti il titolo di dell'intervista ad Hadjadj è "Elogio della famiglia selvaggia")
Ogni figlio, che sia dei propri geni o meno, andrebbe considerato un figlio adottivo, non un prolungamento della natura. Gesù Cristo del resto fu adottato da Giuseppe e non andò male.
Andrea Gualandi
Andrea Gualandi