Poliziotto buono poliziotto cattivo


Quando ci dicono: lo psicologo (o lo psicoanalista) dice.. andiamo a vedere le carte e non dimentichiamo di osservare CHI dice?  nome e cognome, poi sentite bene quello che ha da dire.  LA psicologia, così come LA psicanalisi,  non esiste.

L’invito di Ferro (vedere l'articolo cliccando sul link sottostante) è ad abbandonare l’importanza dell’ancoraggio ai sessi,   anziché abbandonare quella teoria detta sessualità, ovvero l’astrazione dai sessi.  

Dopo aver liquidato i sessi come “inessenziali” Ferro tenta di salvaguardare la differenza parlando di funzioni differenti,  a questo punto almeno potrebbe usare le categorie di attiva e passiva e invece peggiora le cose buttandola sulle funzioni paterna e materna;  legge e ordine della "babbità"  da una parte e  affetto e accoglienza della "mammità" dall’altra, come nel perfido gioco poliziotto buono poliziotto cattivo, che serve a stanare il delinquente,  è una delle versioni di quella gabbia infernale chiamata genitorialità,  eccola la famigliola piccolo borghese.

Dichiarando i sessi come inessenziali Ferro non fa che riproporre la teoria monosessuale,  assumendo il principio: norma in opposizione ad affetti - che ha come variante legge/norma da una parte e affetto dall’altra in compensazione reciproca, ovvero, in fondo, cuore separato da  ragione (  la solita dicotomia schizofrenica ) - per ristabilire una parvenza di squilibrio

L’umanità fa della distinzione fisica (i due sessi) una differenza cioè una materia prima per un’elaborazione;

   solo lo squilibrio del rapporto (attivo passivo, domanda offerta, cioè il modus recipientis) rende possibile il moto, ed è la differenza/distinzione sessuale che lo può solidamente fondare come preformazione, come senso orientante di ogni applicazione del modus recipientis del rapporto, quando riconosciuta senza obiezione.

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Sul "modus recipientis": "Il pensiero di natura
Dalla psicoanalisi al pensiero giuridico"  di Giacomo Contri

Antonio Ferro tratto dall'Espresso del 09/02/2016



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