Ricatti, di Brigitte Peskine
Breve romanzo di una poco nota scrittrice francese, una casuale e piacevole scoperta. Narra le vicissitudini di una giovanissima ragazza, Tania, nel suo passaggio all'età adulta, in particolare dei suoi difficili rapporti con la madre, il padre e soprattutto con la sorella Cecile, la quale "scivola" nell'anoressia. Dal titolo, emblematico, fa capolino il tema che permea la narrazione: quale imputabilità della sorella nel suo slittamento verso la sua condizione di malata di anoressia ? del suo permanere in questa ? e dei vantaggi secondari che ne derivano. Il ricatto (sottinteso emotivo) è quella cattura, una vera e propria tela di ragno, che Cecile è abilissima a tessere intorno a se e con il quale la sorella Tania combatte per tutta la narrazione. L'imputabilità che è anche il presupposto del "trattamento" che i nonni delle ragazze riservano a Cecile per aiutarla ad uscire dalla sua condizione, tiene soprattutto conto della po...