Gelosia
Ancora stamane si parlava alla radio di gelosia, in merito al chiassoso e tragico fatto di cronaca nera, come quasi sempre accade arriva la puntualizzazione: bisogna distinguere la gelosia sana da quella malata, la "innocua" moderata anzi auspicabile gelosia da quella violenta e omicida. E' un'idea diffusa, una proposta culturale. Più deboli le distinzioni tra cultura maschilista e patriarcale da una parte e atto omicida dall'altra, il rischio e' di finire dentro una specie di melassa antigiuridica in cui la fattispecie di reato annega nel maremagnum del pensiero collettivo. La psicologia di massa e' una proposta culturale, un comando, un diktat, una fascinazione ricattatoria, per sfuggirvi serve autonomia di giudizio. Il giovane George Mosse si ritrova, lui ebreo, nei primi anni del nazismo, a quattordici anni, partecipando ad un raduno di Hitler a Berlino, a gridare: "morte agli ebreiǃ" «Una isteria collettiva», dirà poi lo storico,...